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L’Epica dal Medioevo al Rinascimento

Già un paio di secoli dopo Virgilio, il genere epico aveva esaurito la sua forza creativa: le condizioni storico-politiche erano così profondamente mutate, rispetto ai tempi di Augusto, che i poeti non trovavano più le ragioni per cimentarsi in questo tipo di espressione letteraria. Era difficile – nella realtà delle dinastie imperiali che si avvicendavano al potere moltiplicando soprusi, uccisioni e stragi di palazzo – dedicarsi a un genere che metteva al centro la celebrazione del destino di Roma. Così, salvo qualche sporadica ripresa, l’antichità classica dal II secolo in poi trovò altre forme letterarie per esprimere il proprio immaginario.

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